Di farfalle, Qigong e altri voli

È il cuore che ha le ali, non la testa!  (Mère)

Il gran disordine del mondo sarebbe in gran parte neutralizzato se la mente potesse ammettere che non sa. ( Mère)

Animmagine di Stefania durante un incontro di Artè con Panna – una farfalla di luce, colori e bruma…

Un giorno prima del solstizio d’inverno di questo sconvolgente anno 2020, insieme a coloro che amo chiamare le Ragazze Interstellari, abbiamo passato un pomeriggio di ARTè con Panna dedicato a ciò che vorremmo vedere realizzarsi nei prossimi mesi. Giocando con i colori e le forme, abbiamo cercato di “dare il La” al prossimo movimento (speriamo un bell’Allegro con Brio, almeno nei nostri cuori!) della sinfonia della nostra vita. In meditazione, ognuna di noi si è aperta per ricevere una Visione evolutiva che provenisse dalla foresta sacra dell’Anima. L’immagine di partenza suggerita (ma ovviamente non imposta) era la farfalla: quelle che vedete volare tra le righe di questo articolo sono proprio state create dalle sapienti mani delle Ragazze Interstellari!
La farfalla, simbolo antico dell’Anima, è un piccolo corpo (che ancora somiglia al bruco che fu) dotato di ali… È il simbolo perfetto della necessità di armonizzare e organizzare il ” nostro essere intorno al Centro divino“, come disse Mère, e questo, secondo le sue parole, “non si può avere che in un corpo fisico e sulla terra“.
Lo aveva affermato anche il suo mentore e compagno spirituale, Aurobindo: “La stessa materia è sostanza e potere dello Spirito. (…) La tradizione spirituale ha sempre considerato il corpo un ostacolo. Se il nostro fine è la trasformazione dell’essere, deve farne parte anche la trasformazione del corpo, senza il quale nessuna vita divina sarà possibile sulla terra”. La comprensione puramente mentale non basta: se vogliamo veramente trasformarci, dobbiamo far penetrare nuove idee (i-DEE!),  nuove intuizioni, in profondità nel nostro corpo, evocandole da quelle che Mère chiamava “altre parti”:
Bisogna astenersi dal giudicare poiché la mente è solo uno strumento d’azione e non uno strumento di vera conoscenza – la vera conoscenza viene da altre parti.”
I due strumenti a cui ricorro con gioia per raggiungere queste “altre parti” sono il Qigong e la Creatività Intuitiva; in entrambi il ruolo del corpo è fondamentale.

Animmagine tridimensionale di Ina : la sua Farfalla pronta a volare…

Nella mia esperienza l’esercizio del Qigong è un continuo e fluido travaso da un’ “intelligenza” più diffusa, universale, ad un’intelligenza profonda che vive in ognuna delle nostre cellule, senza passare per la mente razionale, che semmai interviene solo DOPO questo travaso (esattamente come il processo creativo intuitivo).
Il nostro campo percettivo ha infatti molte più possibilità di quello che siamo soliti esperire mediante i cinque sensi e/o con il commento giudicante della mente razionale.
I testi antichi ne parlano, ma non voglio tediarvi con termini cinesi e suoni esotici. Fatto sta che già migliaia di anni fa alcune persone particolarmente attente (in Cina, in India, ma anche in Medio Oriente e nella più vicina Grecia) hanno notato che la Vita si muove in un modo molto simile all’acqua. Quando ad esempio nei primi trattati di medicina tradizionale cinese (MTC) si parla di meridiani energetici, li si compara spesso a corsi d’acqua, e anche a maree, e poi si descrivono agopunti Pozzo, Torrente, Fiume, Mare… Ormai è anche scientificamente provato che la vita è essenzialmente un movimento ondulatorio tra campi morfogenetici in continua e mutua trasformazione (si vedano ad esempio gli scritti del biologo inglese Rupert Sheldrake).
E noi viviamo qua, sulla Terra, in un corpo fisico, e siamo dotati di Coscienza. Una Coscienza così sottile che  possiamo anche accorgerci dei pensieri che appaiono nella nostra mente, e delle emozioni e sensazioni che ci attraversano. Siamo “du…ali” dalla nascita, con un’ala nel Visibile e una nell’Invisibile. Anche noi siamo quindi strane farfalle, a modo nostro. La società in cui viviamo (che abbiamo in parte ereditato, è vero, ma di cui dobbiamo smettere di essere complici) vola solo con l’ala Visibile, quella invisibile è apparentemente atrofizzata. Ecco perché non voliamo più, non andiamo da nessuna parte, se non verso l’autodistruzione.
Eppure, gli strumenti per dispiegare entrambe le Ali li abbiamo, da sempre.

Come dicevo, io amo utilizzare il Qigong e la Creatività Intuitiva.
Il Qigong è una meditazione in movimento, grazie alla quale impariamo progressivamente a “restare nel centro”, zhong in cinese, ossia quello spazio dinamico e sereno dal quale noi possiamo percepire entrambe le nostre ali che si muovono insieme (gli operatori di terapia cranio-sacrale parlano di quiete dinamica). Se ogni singola cellula si trova ad abitare questo spazio zhong  ben bilanciato, si diffonde in tutto il corpo un rilassamento molto profondo, che diventa un automatismo virtuoso, diventa spontaneo come respirare, e noi sappiamo rimanere in equilibrio dinamico tra i due mondi, quello visibile e quello invisibile. Diventiamo così esperti nell’abitare contemporaneamente i due apparenti opposti, da scoprire che in realtà essi sono simultanei, complementari, e direi consustanziali (uguali nell’essenza transpersonale, diversi nella funzione). Con la nostra percezione profonda, partecipiamo alla compresenza degli opposti danzando con essi. Nella pratica del Qigong viviamo questa eterna danza nella simmetria dei movimenti  (ogni salita è accompagnata da una discesa, ogni avvicinarsi da un allontanarsi, ogni contrazione da un’espansione, ogni chiusura da un’apertura, ecc.) e del respiro (inspirazione – apnea piena / espirazione – apnea vuota). È come SCRIVERE E ANCORARE NELLE CELLULE la  meravigliosa e misteriosa SIMMETRIA/ARMONIA della Vita… La stessa armonia che può scaturire dalle nostre mani nel processo creativo intuitivo.

Dettaglio di un’Animmagine di Beatrice – una Farfalla… musicale

Una volta che questa Armonia è ben ancorata nel nostro corpo, fin dentro le nostre cellule, essa ci dona una prospettiva equilibrata ed inclusiva in ogni situazione,  ci consente cioè di non perdere le staffe e le redini nei momenti più intensi, poiché manteniamo ben aperto l’Occhio del Cuore (che abbraccia e non esclude) invece che basarci solo sul giudizio limitato della mente razionale. Questo ci permette di volare e di danzare anche se “fuori” c’è un vento forte.

Dettaglio di un’Animmagine di Leanne – e se fosse l’Occhio del Cuore?

Più specificatamente, il Qigong ci conduce a percepire sensazioni di flussi sottili negli Organi, o nella colonna,  ad esempio, mentre intanto ci troviamo in uno stato interiore particolare nel quale convivono insieme estrema lucidità e capacità d’attenzione, un senso di espansione, e una connessione profondissima  con dimensioni sottili che di solito restano fuori dal nostro campo percettivo ordinario… Quando giungiamo in questo spazio silente e dilatato, il sapere si sposta dalla mente – silenziosa – al corpo. Pur non sapendo nulla, sappiamo davvero. È un sapere profondo, senza parole, eppure chiarissimo. Le azioni e le opere che nascono da questo spazio sono come guidate, ispirate, e quindi efficaci ed evolutive.
E soprattutto creative, uniche: solo da questo spazio possono sgorgare quelle che chiamo Animmagini…

Animmagine di Cinzia – l’energia scorre nella colonna e crea vortici-ali… un altro tipo di Farfalla!

Se ci accorgiamo di sapere di non sapere, e se ci concediamo di restare senza timore nello spazio vertiginoso che questa scoperta spalanca dentro di noi, ci sentiremo presto pervasi da quella che Aurobindo chiamava una fiducia chiaroveggente, collegata alla super-coscienza spirituale, transpersonale, di cui il nostro corpo è un prezioso ed insostituibile ricettacolo, almeno fintanto che abitiamo su questa Terra. Vivere così, affidandoci alle Ali dell’Anima, come mi piace chiamarle, per dirlo con le parole di Mère:

È una gioia inesprimibile, non aver più la responsabilità di sé, non dover più pensare a sé. È così noioso, così monotono, così insipido preoccuparsi di ciò che si deve o non si deve fare, di ciò che ci farà bene o che ci farà male, di ciò che va evitato e di ciò che va ricercato… Quando invece si vive aperti come un fiore che sboccia davanti alla Coscienza Suprema, alla Saggezza Suprema, alla Luce Suprema, all’Amore Supremo che tutto può, che s’incarica di voi e vi toglie anche la minima preoccupazione, allora si è davvero nella condizione ideale! E perché non lo si fa? Non ci si pensa, si dimentica di farlo, le vecchie abitudini ritornano, e soprattutto vi è dietro, nascosto in qualche parte dell’inconscio, oppure nel subconscio, quel dubbio perfido che vi sussurra all’orecchio: “Se non stai attento ti puoi mettere in qualche guaio… Se dimentichi di vegliare su di te, chissà cosa ti potrà succedere”… e si è così ignoranti, così ottusi, così stupidi da prestare attenzione alla propria persona, ed allora tutto è demolito. Bisogna ancora una volta ricominciare ad infondere nelle cellule un po’ di saggezza, un po’ di buon senso, ed imparare di nuovo a non preoccuparsi. (Da: IL LIBRO – Parole dagli Scritti di Mère e Sri Aurobindo)

Ali di Sorriso! Dettaglio di
un’Animmagine di Cinzia

Con questo articolo, che nel mio blog è il primo di questo anno 2021, mi piacerebbe augurare a chiunque lo leggerà – ed anche a chi non lo farà – di dispiegare le proprie Ali dell’Anima e di diventare un Calice aperto alla Luce, che non aspetta altro che travasarsi in ognuno di noi…

Animmagine di Panna (dettaglio) – Travaso…
alchemico

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